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Come reagiscono gli apparecchi acustici

Nel nostro campo abbiamo constatato un peggioramento nella resa degli apparecchi acustici se non adeguatamente riprogrammati. Molte persone che prima pensavano di cavarsela lo stesso con perdite leggere, si sono trovate di fronte alla realtà del loro deficit uditivo.

Senza il supporto della seppur inconscia lettura labiale e con il filtro sonoro creato dal multistrato sulla bocca, molte persone non sono più in grado di capire correttamente il parlato poichè private di frequenze importanti per la comprensione del parlato.

Dagli studi già effettuati nel 2017 (Atcherson, Mendel et al.) appare evidente con l’uso delle mascherine un’attenuazione di 3-4 decibel sulle frequenze medie e intorno ai 12 decibel nelle frequenze acute verso i 4000/5000 Hertz.

Le parti più importanti del parlato viaggiano spesso sulle medio alte frequenze e questa attenuazione, unita ad una perdita uditiva medio leggera, fa crollare la capacità di capire, soprattutto in ambienti un po’ più rumorosi (come ovviamente lo sono quelli dove siamo costretti ad usare la mascherina). Ovviamente tutti ci aspettiamo e speriamo che questo sia solo un breve periodo della nostra vita e che presto si possa tornare alle nostre abitudini, ma indubbiamente l’aggravante della perdita uditiva ha rappresentato un vero problema per molti.

Il Centro Acustico Italiano ha messo a punto un metodo di regolazione che consente di ottimizzare l’ascolto e può suggerire dispositivi che abbattono il rumore ambientale per le situazioni più complesse. La tecnologia applicata correttamente può aiutarci davvero a vivere meglio, noi cerchiamo solo di esserne i propulsori.

 

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